Aggiornamento sulle condizioni di Eugene
È passata solo una settimana dall’ultimo intervento chirurgico subito, ma Eugene ha già iniziato la sua riabilitazione con Micky Kerr della Bodycare Injury Clinic in Irlanda del Nord!
Il pilota di Go Eleven ha subito diverse fratture ad entrambi i polsi in un violento highside durante le prove libere del venerdì mattina al Pirelli Italian Round. Dopo essere stato trasportato all’ospedale di Imola, decise che l’opzione migliore era recarsi a Barcellona per incontrare lo specialista Dr. Mir e procedere con l’operazione.
il primo intervento è stato eseguito sabato 11 maggio per sistemare il polso destro; in seguito è dovuto restare due giorni a riposo prima di sottoporsi ad un ulteriore intervento chirurgico al polso sinistro. Entrambe le operazioni sono state ritenute efficaci dal Dr. Mir e il recupero dovrebbe richiedere meno di due mesi.
Eugene Laverty (Rider):
“Quando mi sono fatto male al polso sinistro, nel 2015, mi sono recato a Barcellona per essere operato dal Dott. Mir. All’epoca aveva svolto un ottimo lavoro e quindi questa volta, con un polso destro gravemente fratturato, sapevo che era semplicemente l’uomo migliore per l’operazione. Mia moglie Pippa e la nostra amica Sarah mi hanno portato il venerdì notte di Imola a Barcellona, arrivando in tempo per il mio intervento il sabato mattina. Per fortuna il Dr. Mir è riuscito a riparare l’arto fratturato senza compromettere i movimenti e la muscolatura, che è molto importante per il polso destro di un pilota! In tutto c’erano sette fratture tra il radio, processo stiloide ulnare e scafoide.
Dopo il primo intervento mi sono rilassato un po’; non ero così preoccupato per l’operazione al polso sinistro e al primo metacarpo, svoltasi martedì scorso. Ho guardato le gare di Imola nel mio letto d’ospedale e ho sognato cosa sarebbe potuto essere. Ho una moto fantastica, Ducati V4 R e insieme al Team Go Eleven tento di ritornare a Misano e continuare la nostra lotta verso il podio!”
Grazie al personale medico del circuito di Imola e dell’ospedale e un ringraziamento speciale al dottor Mir e tutto lo staff medico dell’Ospedale Universitario Dexeus per avermi permesso di continuare il mio sogno “.