TOP TEN SFIORATA IN GARA 2, ANCORA DA SISTEMARE I PRIMI GIRI!

TOP TEN SFIORATA IN GARA 2, ANCORA DA SISTEMARE I PRIMI GIRI!

Il lavoro della squadra nella serata di ieri ha permesso a Philipp di poter lottare nelle due gare di oggi, ma il copione è stato simile a quello di ieri; tanto tempo perso nei primi giri, dove la difficoltà principale è trovare lo spazio per il sorpasso, poi da metà gara in poi un ritmo in linea con la Top 8. Questo è l’aspetto su cui lavorare, che condiziona le gare in questo nostro inizio di stagione!

La mattinata è partita con il piede giusto per l’alfiere Go Eleven, nel Warm Up ha saputo scendere sul 35 basso, un tempo in linea con il ritmo di Gara 1. Nona posizione ed un buon feeling soprattutto all’anteriore.

Warm Up:
P 1   J. Rea   1.34.747
P 2   A. Bautista   + 0.092
P 3   T. Razgatlioglu  + 0.275

P 9   P. Oettl    + 0.594

La Superpole Race qui ad Assen, si è disputata sulla distanza ridotta di 8 giri, a causa di olio in pista nel Warm Up Lap. Ancora più difficile recuperare per Philipp, partendo dalla quattordicesima piazza. Il primo giro, decisivo in queste gare sprint, è stato piuttosto complicato, poi giro dopo giro ha migliorato e rimontato qualche posizione, lottando soprattutto con Petrucci, poi regolato sul finale. Nessun punto preso, ma la consapevolezza di poter pensare alla Top Ten in Gara 2.

Superpole Race:
P 1   A. Bautista    12’37.045
P 2   J. Rea   + 0.916
P 3   T. Razgatlioglu    + 1.757

P 14   P. Oettl   + 12.037

In partenza di Gara 2 Philipp è riuscito a partire bene, difendendo la sua posizione, subendo poi un paio di attacchi nel primo e secondo settore. La gara, purtroppo, è stata “persa” nei primi sei giri, dove era nella lotta con piloti più lenti, il gruppo davanti, in lotta per la Top Ten ha preso un netto vantaggio. Nella seconda metà di gara è stato più veloce di Rinaldi, Redding e Lowes, chiudendo il gap quasi mezzo secondo al giro, riuscendo ad arrivare in scia al pilota Ducati. Undicesima posizione conquistata, un passo avanti rispetto a ieri, ma ancora c’è molto su cui lavorare.

Race 2:
P 1   A. Bautista   33’14.560
P 2   T. Razgatlioglu   + 3.915
P 3   A. Locatelli   + 7.416

P 11   P. Oettl   + 21.645

Questo Round, svoltosi su una pista particolare come il TT-Circuit, ha evidenziato i problemi maggiori che influenzano i risultati della squadra italiana in questo segmento di stagione; tutti i piloti sono davvero vicinissimi, a pochi millesimi, ed una partenza nelle retrovie, unita ad una difficoltà nell’affrontare i sorpassi relega ad una gara in rimonta. Rimonta che diventa difficile quando tutti i piloti girano con due, massimo tre decimi di differenza. 21 secondi presi in Gara 2, non sono un’esagerazione, ma 12 dei quali nei primi sette giri evidenziano l’area su cui serve concentrarsi.

Ora il circus WorldSBK si sposta a Barcellona, dove lo scorso anno Philipp ha concluso all’interno della Top Ten, tracciato sul quale la Ducati dovrebbe comportarsi molto bene. Ogni anno, però, è a sé stante, perciò bisognerà lavorare e trovare il giusto set-up!

Philipp Oettl (Rider): 
“Oggi abbiamo fatto uno step nella giusta direzione, fin dal Warm Up. La partenza ed i primi giri sono il nostro tallone di Achille in questo momento, non ci manca molto per lottare nel gruppo davanti, quei due o tre decimi che fanno , però, la differenza. questo weekend abbiamo sempre fatto la giusta scelta di gomme, e mi sentivo bene con l’anteriore. Ho faticato a sorpassare, soprattutto le BMW, ho perso una vita dietro Baz. Siamo veloci, ma sappiamo cosa dobbiamo migliorare. Fisicamente, mi sento molto bene, non ho avuto problemi durante il weekend, anche se arrivavo dalla 24 ore di Le Mans. Continuo a lavorare in questa direzione per il futuro, e sono sicuro che arriveranno giorni migliori!”

Denis Sacchetti (Team Manager): 
“Oggi abbiamo fatto un passo avanti ma abbiamo perso troppo tempo nelle prime fasi di gara, per Philipp è stato difficile superare Baz e con lui abbiamo perso il contatto con il gruppo che lottava per la sesta posizione. Qui girano tutti molto vicini, la differenza di prestazione tra un pilota e l’altro è minima, e basta un niente per passare da quinti a quindicesimi, restando comunque “veloci”. Dobbiamo curare ogni dettaglio e migliorare la prima metà gara. Siamo competitivi anche se non abbiamo concretizzato il risultato che vogliamo ed è questo che ci lascia l’amaro in bocca, è come sentire il profumo di un buon cibo ma non riuscire a mangiarlo… viene ancora maggior voglia! Ora possiamo solo concentrarci su noi stessi e migliorare per ritornare nelle posizioni di vertice!”

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