CONTROVERSA DOMENICA A PORTIMAO, RISULTATO CHE LASCIA L’AMARO IN BOCCA!

CONTROVERSA DOMENICA A PORTIMAO, RISULTATO CHE LASCIA L’AMARO IN BOCCA!

Domenica sfortunata e da lasciarsi alle spalle per il Team Pata Go Eleven a Portimao, nonostante un grande passo in avanti in termini di velocità rispetto ai giorni scorsi. Se la Superpole Race ha visto faticare il numero 29, in Gara 2 stava mostrando un grande ritmo rimontando diverse posizioni. Purtroppo la partenza anticipata di pochi millesimi, e la conseguente mancata realizzazione della penalità (double Long Lap) hanno portato al ride through e conseguente ritiro. Zero punti oggi, dispiace perché il lavoro non è stato ripagato, ma nella giornata di oggi è stato ritrovata la via corretta in termini di set-up.

Nel Warm Up è stata effettuata una comparativa in termini di mappe di elettronica, cercando di sistema l’ultima parte del tracciato. Riscontri positivi da portare in Superpole Race.

Warm Up:
P 1    N. Bulega   1.39.968
P 2    D. Petrucci  + 0.463
P 3    A. Bautista   + 0.503

P 8   A. Iannone   + 0.736

In Superpole Race Andrea trova il giusto spazio nel primo giro, recuperando due posizioni. Chiude il gap sul gruppo in lotta per la Top 9, che vale il cambiamento in griglia per gara 2, ma una volta accodatosi, non ha i decimi di margine che servono per attaccare. Quasi tutti i piloti dalla sesta posizione in giù girano con tempi simili, rendendo i sorpassi difficili. Dodicesima posizione finale, zero punti e tutto rimandato al’ultima Gara di Portimao.

Superpole Race:
P 1   T. Razgatlioglu  16’40.209
P 2   N. Bulega    + 0.055
P 3   A. Bautista   + 4.407

P 12   A. Iannone   + 12.598

Per raccontare Gara 2, è necessario fare precisare quanto successo; Andrea scatta in anticipo prendendo la penalità per Jump Start, ovvero doppio Long Lap penalty come da regolamento. Comminato al terzo giro, effettua subito il primo in maniera corretta, ed in quel momento la penalità scompare dal dashboard, lasciando intendere che la penalità fosse scontata. Il numero 29 rimonta velocissimo, con giri sul 40 alto, sorpassando diversi piloti. Passa sul traguardo dell’ottavo giro senza fare il secondo Long Lap, ma proprio in quel momento viene esposta la bandiera rossa. Nei dieci minuti trascorsi in Pit Lane prima della ripartenza, nonostante i chiarimenti richiesti in Direzione Gara e presso i presenti della FIM, nessuno ha saputo dare informazioni né al Team nè ad Andrea. Quest’ultimo riparte in gara, ed al primo giro viene dato un Ride Through. Gara completamente andata e nessuna possibilità per rimontare. Il problema principale è stata la poca tempestività della comunicazione e e la non chiarezza sul da farsi alla ripartenza. Il ritmo c’era, in questa Gara 2 il Team ha ritrovato la via in termini di set-up, tanto che Andrea era piuttosto contento del feeling in sella. Ripartire da qui per tornare a conquistare punti importanti ad Assen!

Race 2:
P 1   T. Razgatlioglu  18’22.895
P 2   N. Bulega    + 0.195
P 3   A. Bautista  + 3.512

DNF   A. Iannone 

Andrea Iannone (Rider): 
“Oggi è stata una giornata sfortunata per noi, in Superpole Race non sono riuscito a rimontare per entrare nei 9, e in gara 2 ho dovuto lasciare la lotta per le posizioni a ridosso del podio a causa di una jump start. La comunicazione sul Dashboard mi ha segnato penalità Ok dopo il primo long lap e li non ho realizzato di farne un altro. Poi con bandiera rossa nessuno ha saputo darci una comunicazione corretta della nostra penalità e appena ripartiti ci hanno dato un ride through. Li la nostra gara è terminata. Oggi avevamo il passo per stare nella Top 5, ma ci rifacciamo ad Assen!”

Denis Sacchetti (Team Manager): 
“Oggi è stata davvero una giornata sfortunata per noi, peccato, perché in gara 2 eravamo veramente veloci. Il Jump start, purtroppo, ha rovinato i nostri piani, ma nelle corse accade anche questo, purtroppo Andrea ha rilasciato un attimo prima la frizione involontariamente. Mi dispiace un po’ per la poca chiarezza nella comunicazione sul Dashboard, perché magari avremmo potuto conquistare qualche punto, ma ci è stato fatto notare che la tabella dei marshal sul traguardo ha sempre segnato la giusta penalità. Durante la bandiera rossa, ho avuto un momento in cui mi sono innervosito, perché non ho ricevuto spiegazioni dalla direzione gara su quello che Andrea avrebbe dovuto fare alla ripartenza. Probabilmente già sapevano del ride through, sarebbe bastata una tempestiva comunicazione per informare Andrea, invece che tenerci nell’incognita. Comunque non si può tornare indietro, oggi non è stata la nostra giornata, ma non vedo l’ora di andare ad Assen e tornare a lottare là davanti!”

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